Alla luce del conflitto Russia – Ucraina, iniziato lo scorso febbraio 2022, si rende necessario individuare gli eventuali effetti di tale emergenza sui bilanci chiusi al 31 dicembre 2021.
Sono tutti concordi con il ritenere che gli impatti della guerra non determinano aggiustamenti nel bilancio 2021 ma risulta necessario la descrizione di un eventuale impatto sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della società che intrattiene significativi scambi con i Paesi colpiti dal conflitto.
In ottemperanza a quanto previsto dall’ art. 2427 (22-quater), infatti, la Nota integrativa deve contenere le informazioni riguardanti la natura e l’effetto patrimoniale, finanziario ed economico dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio. L’OIC 29 (61-64) definisce “fatti di rilievo” quelli che, richiedendo o meno variazioni nei valori di bilancio, influenzano la situazione rappresentata in bilancio e sono di importanza tale che la loro mancata comunicazione potrebbe compromettere la possibilità dei destinatari dell’informazione societaria di fare corrette valutazioni e prendere decisioni appropriate.
Tali aspetti sono inoltre da rilevare anche ai sensi del art. 2428 (comma 5 -6) dagli amministratori, nell’illustrazione circa la prevedibile evoluzione della gestione e nei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, commentando l’andamento dei dati dei primi mesi del 2022 e la prevedibile evoluzione degli stessi in relazione all’evento sopra citato. La situazione potrebbe richiedere l’aggiornamento dei budget e la predisposizione di piani, soprattutto in quelle imprese che detengono legami commerciali con entità appartenenti alle regioni coinvolte nel conflitto e che pertanto potrebbero presentare incertezze significative e/o un rischio relativo alla continuità aziendale.
Per gli emittenti vigilati, la Consob, in coordinamento con l’ESMA, ha richiamato l’attenzione su tale evento, ritenendo necessario monitorare l’impatto del conflitto sui mercati finanziari e l’effetto delle sanzioni adottate nei confronti della Russia.
L’ESMA, in data 14 marzo 2022, ha pubblicato un Public Statement sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell’UE illustrando le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e fornendo raccomandazioni agli emittenti, riprese dalla Consob, che in sintesi riguardano:
- la divulgazione tempestiva di qualsiasi informazione riguardante gli impatti della crisi, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria, in linea con gli obblighi di trasparenza ai sensi del regolamento sugli abusi di mercato, a meno che non sussistano le condizioni per ritardare la pubblicazione delle stesse; e
- informazioni, per quanto possibile su base sia qualitativa che quantitativa, sugli effetti attuali e prevedibili, diretti e indiretti, della crisi sulle attività commerciali, sulle esposizioni ai mercati colpiti, sulle catene di approvvigionamento, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici nelle relazioni finanziarie 2021, se queste non sono ancora state approvate, e nell’assemblea annuale degli azionisti o altrimenti nelle rendicontazioni finanziarie intermedie.
Ai revisori spetta il compito di verificare l’adeguatezza dell’informativa fornita dagli amministratori in relazione alle tematiche sopra richiamate e alle specifiche situazioni delle società revisionate.
A cura di Roberto Sorrentino – Manager Nexia Audirevi
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