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Audirevi TALKS (About Economy) 2.0 – Golden Power ed M&A

La competitività di uno Stato non si valuta solo dalla capacità produttiva delle proprie imprese, ma anche dagli investimenti che è in grado di attrarre e dalle politiche di supporto al proprio sistema industriale. È di fondamentale importanza stabilire il modo in cui la crescita e lo sviluppo economico vengono promossi, bilanciando l’attrazione di investimenti esteri con l’esigenza di tutelare la sicurezza e gli interessi strategici nazionali.

Il Golden Power è la rappresentazione concreta del concetto di “interesse nazionale”, un esercizio di potere attraverso il quale il Governo si trova a considerare fattori economici, industriali, di sicurezza e difesa e che, per questa regione, viene chiamato a dare prova di grande responsabilità, facendosi garante della tenuta del sistema Paese.

In sostanza, il Golden Power è uno strumento normativo introdotto in Italia nel 2012 (decreto-legge n. 21/12) che prevede da una parte, una serie di obblighi per chi è intenzionato ad acquisire un’azienda italiana e, dall’altra, parte poteri allo Stato. Gli obblighi riguardano innanzitutto la notifica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel caso in cui le operazioni di M&A siano suscettibili di influenzare la titolarità di beni e risorse considerati di importanza strategica. A questi obblighi corrispondono poteri speciali del Governo di imporre prescrizioni a tutela dell’interesse nazionale o addirittura di bloccare queste operazioni. L’esecutivo può anche opporsi a determinate delibere aziendali in base all’interesse nazionale, entrando quindi nel merito delle operazioni e delle scelte delle imprese, e indicare condizioni specifiche all’acquisto di partecipazioni.

Prima la pandemia e poi la guerra in Ucraina hanno reso più vulnerabili i settori strategici, hanno sommato nuove fragilità, nei campi della sanità e dell’energia, ai rischi per le infrastrutture di sicurezza e telecomunicazione. Di conseguenza, il Governo ha alzato sempre di più il muro del Golden Power, permettendo allo Stato italiano di opporsi ad acquisizioni ostili da parte degli attori extraeuropei e, nei casi più delicati, anche di monitorare le operazioni fatte da aziende europee.

Negli ultimi anni il Golden Power non è stato soltanto cambiato, ma è stato “rivoluzionato”. Prima aveva un impatto tutto sommato sul mercato e sulle decisioni della parte pubblica. Nei tempi più recenti, complice anche il contesto internazionale, la normativa è stata rafforzata e cambiata.

Di seguito i passaggi cruciali e le più recenti novità in materia Golden Power:

  • Il Decreto c.d. “Liquidità”, del 5 giugno 2020, ha ampliato il perimetro del Golden Power a settori come quelli sanitario e alimentare e, per la prima volta, anche al di fuori degli ambiti della difesa e della sicurezza nazionale, a operazioni di acquisizione di partecipazione da parte di soggetti comunitari.
  • Il Decreto-legge c.d. “Ucraina” n. 21 del 21 marzo 2022 (convertito con modificazioni dalla Legge 20 maggio 2022 n. 51, c.d. “Decreto Energia”), ha implementato la disciplina del Golden Power inerente al controllo degli investimenti stranieri in Italia, in considerazione degli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina, espandendo l’ambito di applicazione anche a settori salute, agroalimentare e finanziario.
  • Da ultimo, è stato emanato il “Regolamento Semplificazioni”, entrato in vigore il 24 settembre 2022 con cui è stato introdotto l’istituto della c.d. Prenotifica, finalizzato a ottimizzare le notifiche che le Società inviano al Governo, rendere più agevole l’iter di autorizzazione e a diminuire i procedimenti sanzionatori per omessa notifica.

Difatti, il numero delle notifiche di operazioni soggette al Golden Power è salito in un modo impressionante negli ultimi anni: si è passati da 8 nel 2014 a 18 nel 2015, 14 nel 2016, 30 nel 2017, 46 nel 2018, 83 nel 2019, 342 nel 2020, 496 nel 2021, per un totale di 1.037 notifiche nell’arco di 8 anni. Nei primi dieci mesi del 2022 le notifiche avevano già superato quota 450, per cui il saldo finale del 2022 dovrebbe attestarsi a oltre 500.

Una volta acquisito che il Golden Power è uno strumento normativo che permette al Governo di un Paese sovrano di bloccare o apporre particolari condizioni a specifiche operazioni finanziarie, che ricadano nell’interesse nazionale (settori strategici), è facile comprendere come siano necessarie procedure quanto mai veloci ed incisive per determinare il peso geopolitico di un Paese. Staremo a vedere se e come la disciplina del Golden Power cambierà nuovamente nei prossimi mesi.

A cura di Georgiana Ion – Principal M&A Nexia Audirevi

 

 

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