A decorrere dal 1° Gennaio 2017 a seguito della Legge 14 novembre 2016 n° 220, (c.d. “Legge Cinema”) la disciplina del settore del cinema e dell’audiovisivo è stata riformata in maniera significativa.
Le disposizioni attuative della legge 220/2016, inerenti alle sovvenzioni a supporto del settore, sono state poi definite in due Decreti ministeriali attuativi del 15 marzo 2018 e pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2018.
La riforma ha ridefinito gli incentivi fiscali e finanziari presenti fino a quel momento a supporto del settore, rafforzando da un lato la disciplina del TAX CREDIT e dall’altro istituendo un piano atto al potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico.
L’obiettivo della riforma è stato ed è tuttora quello di, non solo continuare a sostenere il settore cinematografico e audiovisivo, ma anche quello di stimolare gli investimenti su tutta la filiera. Proprio perché si parla di filiera di settore – e ancora di più se pensiamo alle difficoltà che il settore in esame ha avuto e continua ad avere a seguito dell’emergenza sanitaria COVID-19 – è importante ricordare quali sono, ad oggi, gli strumenti a supporto previsti.
Possiamo sostanzialmente inquadrare gli incentivi in due macroaree: Tax credit “esterno” e tax credit “interno”.
Il tax credit “esterno” consente ai titolari di reddito d’impresa, sia persone fisiche che società, di effettuare apporti in denaro eseguiti a fronte di contratti di associazione in partecipazione e cointeressenza agli utili, beneficiando così di un credito d’imposta dal 20% fino al 40%.
Il tax credit “interno” è invece rivolto a tutte le imprese operanti nella filiera cinematografica e audiovisiva e prevede crediti d’imposta per:
- Società di produzione, in misura non inferiore al 15% e non superiore al 30%;
- Società di distribuzione, tra il 15% e il 40%;
- Le imprese dell’esercizio cinematografico e per le industrie tecniche e di post-produzione, nella misura tra il 20% e il 40%;
- Le imprese di produzione esecutiva e di post-produzione, in misura non inferiore al 25% e non superiore al 30%;
Tutti i crediti d’imposta sopra descritti possono essere utilizzati in compensazione con ogni tipo di tributo e contributo (anche l’IVA) presentando il modello F24. La compensazione inoltre può essere effettuata senza il limite annuale di utilizzo.
Da ultimo ricordiamo che i crediti d’imposta maturati, ad eccezione del tax credit “esterno”, possono essere ceduti dal beneficiario ad intermediari bancari, finanziari ed assicurativi, sottoposti a vigilanza prudenziale.
Daniele Silvestri