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Redazionale – A cura di Paola Lassandro | Partner Nexia Audirevi

Il presupposto della continuità aziendale e gli impatti sulla relazione di revisione 

La continuità aziendale o going concern è il principio base previsto dal codice civile per la redazione del bilancio di esercizio delle imprese in funzionamento. L’art. 2423-bis del codice civile dispone infatti che “… la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività …”.
Lo stesso concetto è ribadito dal Principio contabile nazionale OIC n.11, dal Principio IAS 1 e dal principio di revisione ISA Italia n° 570.
In base a tale presupposto, l’impresa viene normalmente considerata in grado di continuare a svolgere la propria attività in un prevedibile futuro (normalmente 12 mesi successivi alla data di chiusura del bilancio), senza che vi sia né l’intenzione né la necessità di metterla in liquidazione, di cessare l’attività o di assoggettarla a procedure concorsuali come previsto dalla legge o da regolamenti.

In questa circostanza, le attività e le passività vengono contabilizzate in base al presupposto che l’impresa sarà in grado di realizzare le proprie attività e far fronte alle proprie passività durante il normale svolgimento dell’attività aziendale.

Come descritto dal principio ISA Italia n° 570 il revisore avrà la responsabilità di valutare:
1. se l’utilizzo da parte della direzione del presupposto di continuità aziendale nella redazione del bilancio è appropriato;
2. l’esistenza di eventuali incertezze significative sulla continuità aziendale dell’impresa tali da doverne dare informativa in bilancio.

A tal fine, il revisore dovrà acquisire elementi probativi sufficienti affinché possa svolgere le proprie analisi e concludere, attraverso l’espressione del proprio giudizio nella relazione di revisione, se l’uso del presupposto della continuità aziendale è opportuno o se esistono dubbi significativi sulla capacità dell’impresa di continuare ad operare come un’entità in funzionamento.

Per guidare il revisore nella sua attività di analisi, l’ISA Italia n° 570 individua alcuni indicatori che possono comportare rischi per l’impresa e possono far sorgere dubbi riguardo il presupposto della continuità aziendale, suddividendoli in:
• indicatori di tipo finanziario
• indicatori di tipo gestionale
• indicatori di altro genere

Inoltre, nello svolgimento della sua valutazione, il revisore dovrà considerare:
 i piani di azione futuri della Direzione;
 le assunzioni su cui si basa la valutazione della Direzione;
 il processo seguito dalla Direzione per definire i piani.

Se sono stati identificati eventi o circostanze tali da far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale dell’impresa il revisore dovrà:
a) acquisire ulteriori piani di azione futuri della Direzione sulla continuità aziendale e verificarne la fattibilità attraverso elementi probativi sufficienti ed appropriati;
b) stabilire se sono venuti alla luce ulteriori fatti o informazioni successivamente alla data in cui la Direzione ha effettuato la sua valutazione;
c) richiedere alla Direzione attestazioni scritte relative ai piani di azione futuri.

Al termine del processo di verifica, il revisore dovrà decidere se gli interrogativi sulla continuità aziendale sono stati risolti in modo soddisfacente.
L’esito della verifica si rifletterà sulla relazione del revisore attraverso quattro possibili scenari:
1. il presupposto della continuità aziendale risulta adeguato e non sussistono dubbi;
2. il presupposto della continuità aziendale risulta appropriato pur in presenza di incertezze significative;
3. il presupposto di continuità aziendale risulta inappropriato;
4. sussiste un’impossibilità ad esprimere un giudizio sul presupposto della continuità aziendale.

Nel primo scenario, la relazione dovrà contenere un giudizio positivo senza rilievi o richiami di informativa.

Nel secondo scenario possono sussistere incertezze significative sulla continuità aziendale, ma gli elementi raccolti attestano che le prospettive di riuscire a superare la crisi, ancorché incerte nel loro esito finale, si fondano su ragionevoli presupposti. In tal caso si possono presentare due situazioni:
a) l’informativa fornita dagli amministratori si considera adeguata, pertanto il revisore esprimerà un giudizio positivo senza rilievi ma dovrà aggiungere un richiamo di informativa;

b) l’informativa non si considera adeguata, quindi si avrà un giudizio con rilievi per mancanza d’informativa o negativo se l’inadeguatezza dell’informativa è così rilevante e pervasiva da rendere inattendibile il bilancio.

Nel terzo scenario l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale appare non appropriato e si possono presentare due casi:
a) gli amministratori hanno redatto il bilancio nell’osservanza dei criteri di funzionamento nonostante il presupposto della continuità risulti inappropriato, in tal caso il revisore dovrà emettere un giudizio negativo;
b) gli amministratori hanno redatto il bilancio sulla base di criteri alternativi (secondo il criterio di liquidazione) rispetto a quello di continuità; pertanto, il revisore dovrà valutare che il criterio alternativo costituisca un quadro normativo sull’informazione finanziaria accettabile nelle circostanze. In presenza di un’informativa adeguata il revisore potrà essere in grado di esprimere un giudizio senza modifica, ma potrebbe ritenere appropriato o necessario inserire un richiamo d’informativa per richiamare l’attenzione su tale criterio alternativo e sulle motivazioni alla base della scelta effettuata.

Nell’ultimo scenario il revisore dovrà dichiarare l’impossibilità di esprimere un giudizio laddove:
a) non sia stato in grado di acquisire elementi probativi sufficienti ed appropriati sull’utilizzo da parte della direzione del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio, ad esempio elementi probativi sull’esistenza di piani che la direzione ha messo in atto ovvero di altri fattori attenuanti;
b) come indicato dall’ISA Italia n° 705 ” .. in circostanze estremamente rare caratterizzate da molteplici incertezze, egli concluda che, pur avendo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su ciascuna singola incertezza, non sia possibile formarsi un giudizio sul bilancio a causa della potenziale interazione delle incertezze e del loro possibile effetto cumulato sul bilancio”.

 

*** Nel ringraziarvi per aver prestato attenzione all’articolo di questo mese, ricordiamo che sono in vigore i nuovi Principi Internazionali sulla Qualità.

Audirevi Scuola è a vostra disposizione per chiarire eventuali dubbi e offrire i propri servizi di consulenza per gli aggiornamenti dei Manuali tecnici e di Qualità.

Per informazioni: formazione@audirevi.it 

 

News in evidenza

Assirevi – Nuovo Documento di Ricerca sulle modifiche ai modelli di Relazione

DdR n. 256 Revised – Linee Guida per la predisposizione delle relazioni di revisione della società di revisione indipendente a seguito delle modifiche intervenute (I) nel principio contabile internazionale IAS 1 Presentazione del bilancio (II) nelle modalità con le quali fare riferimento ai principi contabili IFRS, nonché (III) all’art. 14 del D.Lgs. 39/2010 a seguito dell’approvazione del D.Lgs. 125/2024.

Il documento ha lo scopo di fornire linee guida di comportamento per la predisposizione delle relazioni da parte dei revisori alla luce delle modifiche intervenute. Molto importante risulta l’ALLEGATO 1 che riporta le esemplificazioni di paragrafi da inserire nella sezione RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI, a seconda della tipologia di società, con riferimento ai bilanci consolidati con esercizio iniziato 1 gennaio 2024 o successivamente.

Link alla NEWS ASSIREVI

 

CNDCEC – Nuovo documento su sostenibilità, governance e finanza

“Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa: impatto degli ESG con particolare riferimento alle PMI. Evoluzione degli scenari. Business continuity, nuove opportunità, creazione di valore: oltre la compliance” è il titolo di un documento pubblicato dal Consiglio nazionale dei commercialisti con il quale si aggiorna un precedente documento del marzo 2024, rivedendolo ampiamente in base ai recenti sviluppi di prassi e di normativa, anche alla luce delle proposte dell’Omnibus simplification Package on sustainability.

Obiettivo del documento è approfondire la relazione e il movimento bidirezionale tra i sustainability issues e la governance delle aziende – nella loro dimensione concettuale e funzionale –, nell’ottica di ripensare e migliorare gli adeguati assetti “organizzativi, amministrativi e contabili” (OAC) e potenziare così le connessioni dell’organizzazione con i suoi interlocutori, soprattutto col sistema bancario e creditizio.

Link alla NEWS SU PRESS-MAGAZINE.IT

 

Nuovi corsi Audirevi Scuola

WEBINAR – Aggiornamento professionale per revisori legali delle PMI integrato con materie di sostenibilità 

Corso di formazione ESCLUSIVAMENTE PER REVISORI LEGALI ISCRITTI AL CNDCEC

In collaborazione con ODCEC ANCONA.

20 ore, di cui 15 del Gruppo A, materie caratterizzanti di revisione legale e 5 del Gruppo D in materie di Sostenibilità.

Con Anna Maria Ruggieri e Aldo Ponzi.

 

giovedì 3 luglio | ore 14-19

giovedì 25 settembre | ore 14-19

giovedì 23 ottobre | ore 14-19

giovedì 20 novembre | ore 14-19

Clicca qui per maggiori informazioni e iscrizioni.

 

 

 

WEBINAR – Aggiornamento professionale per revisori legali delle PMI integrato con materie di sostenibilità 

Corso di formazione ESCLUSIVAMENTE PER REVISORI LEGALI ISCRITTI AL CNDCEC

In collaborazione con ODCEC SIENA.

20 ore, di cui 15 del Gruppo A, materie caratterizzanti di revisione legale e 5 del Gruppo D in materie di Sostenibilità.

Con Anna Maria Ruggieri e Aldo Ponzi.

 

mercoledì 9 luglio | ore 14-19

mercoledì 1 ottobre | ore 14-19

mercoledì 15 ottobre | ore 14-19

mercoledì 29 ottobre | ore 14-19

Clicca qui per maggiori informazioni e iscrizioni.

 

 

 

 

Dal mondo Audirevi

Nexia Audirevi lancia la nuova service line “Artificial Intelligence”

Offrire soluzioni informatiche a 360° con una particolare attenzione all’integrazione dei processi aziendali con l’Artificial Intelligence: questo l’obiettivo di Nexia Audirevi A.I., la nuova service line di Audirevi focalizzata sull’offerta di servizi in ambito IT.

“Un importante investimento che ancora una volta dimostra la capacità di restare al passo con i tempi e la predisposizione all’innovazione di Audirevi”, ha commentato Marco Cecconi, Partner Nexia Audirevi a cui la Società indipendente di revisione contabile e consulenza aziendale ha affidato la guida, in qualità di Amministratore Delegato, della nuova divisione che ha già portato allo sviluppo di “Pyxis Suite”, la cloud suite per le attività di gestione incarichi, revisione, antiriciclaggio, fatturazione e vigilanza.

Scopri Pyxis Suite.