Per molte imprese, i beni immateriali rappresentano una delle principali fonti del vantaggio competitivo. La valutazione dei beni immateriali sta acquisendo sempre maggiore importanza, sia perché essi influiscono in modo significativo sul valore di un’impresa – si pensi all’importanza sulle vendite di marchi industriali di società che lavorano nel settore moda – sia perché sono frequentemente oggetto di autonoma negoziazione e, pertanto, di valorizzazione.
Secondo i principi contabili nazionali, “i beni immateriali sono beni non monetari, individualmente identificabili, privi di consistenza fisica e sono, di norma, rappresentati da diritti giuridicamente tutelati. Un bene immateriale è individualmente identificabile quando:
(a) è separabile, ossia può essere separato o scorporato dalla società e pertanto può essere venduto, trasferito, dato in licenza o in affitto, scambiato;
oppure
(b) deriva da diritti contrattuali o da altri diritti legali, indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili dalla società o da altri diritti e obbligazioni.
Rientrano nella seguente fattispecie i diritti di brevetto industriale, diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, concessioni, licenze, marchi e altri diritti simili.
La valutazione di un bene immateriale può essere effettuata attraverso tre differenti approcci:
- Il metodo reddituale
- Il metodo di mercato
- Il metodo del costo di riproduzione
Secondo il metodo reddituale il valore di un bene immateriale è determinato sulla base dei benefici attesi che esso sarà ragionevolmente in grado di generare, sia in termini di maggiori flussi che di risparmio di costi. Questo rappresentata sicuramente l’approccio più comunemente utilizzato per la valutazione dei beni immateriali.
Il metodo di mercato fornisce un’indicazione di valore comparando l’attività oggetto di stima con altri beni che presentano caratteristiche analoghe e per i quali siano disponibili informazioni sul prezzo.
Il metodo del costo di riproduzione, considera i costi che, al momento della valutazione sarebbero necessario sostenere per disporre di un bene equivalente a quello oggetto di stima. Tale approccio è utilizzabile nei casi in cui possono essere stimati con adeguata approssimazione il costo di riproduzione o di rimpiazzo del bene immateriale.
I metodi appena sintetizzati consentono di stimare il valore di un bene immateriale, il valutatore deve selezionare il metodo che ritiene più adeguato, considerando il contesto, le finalità e le caratteristiche del bene oggetto di valutazione.
Giusy Romano