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PROGETTO IMPRESA E TALENTO: SCI DI VELOCITÀ, COPPA DEL MONDO 2017, VALENTINA GREGGIO SI CONFERMA CAMPIONESSA DA ORO

Per il secondo anno consecutivo si è laureata campionessa mondiale di Sci di Velocità. A Idre, in Svezia, Valentina si è imposta raggiungendo la velocità di 171,5 km all’ora. E’ ancora lei, così, la donna più veloce del mondo, in pista ha preceduto la francese Karine Dubouchet Revol (170,76 km/h) e la svedese Lisa Hovland Ude (169,18 km/h).

Per Valentina Greggio è la 13ª vittoria consecutiva tra Coppa del Mondo e Mondiale. È in testa alla classifica iridata e vicina alla terza coppa di cristallo.

L’abbiamo raggiunta e ci ha raccontato gli ultimi giorni davvero impegnativi.

Valentina, allora, possiamo fare un bilancio?
«Dunque…È andata così… In tutta la settimana per tutte le qualifiche e semifinali ho sempre fatto grandi velocità dando parecchio distacco alla seconda. Il problema è nato con le finali. Partiamo dalla gara di Coppa del Mondo: in semifinale ho fatto un super giro! Parto per la finale, arrivo all’inizio della zona delle fotocellule e mi sono fatta sorprendere da un dosso. Non sono riuscita a stare compatta, sono ‘rimbalzata’ e mi sono aperta…».

Hai rischiato di cadere?
«Sì, esatto, ho rischiato di cadere ma a questo non ho nemmeno pensato perchè in quel momento pensavo solo al fatto che ormai avevo buttato via la gara. Ho cercato di richiudermi subito ma l’aria che contrastava mi dava fastidio e quindi sono riuscita appena a chiudermi quando ormai ero prossima all’arrivo, però deve essere che andavo davvero tanto più forte delle altre perchè incredibilmente sono riuscita a vincere lo stesso. Una cosa pazzesca!».

E nei Mondiali?
«La notte ha nevicato, le condizioni della pista sono cambiate e devo dire che la pista, con la neve più morbida, sembrava essere più facile. Faccio la seminfinale e va bene. Sono davanti alla seconda di quasi 5 km/h. Ho un bel margine, calcolando che su pista facile faccio fatica a distaccare tanto le avversarie. Poi si alza tantissimo vento e ci fanno aspettare un’ora e mezza. Ormai non credevo più che smettesse il vento e quindi non mi sono preoccupata del fatto che le condizioni sarebbero potute cambiare. Quando hanno detto che il vento era calato e potevamo partire, a quel punto sapevo che quello che avevo sciolinato non andava molto bene ma tanto ormai non potevo più fare nulla e quindi sono andata in partenza e ho pensato che in ogni caso, se avessi sciato come so fare, sarei potuta stare avanti perchè il primo giro avevo margine. Questo margine si è rivelato essere proprio poco ma questo non importa. È sempre una vittoria e, di tanto o di poco, l’importante è stato portare a casa la medaglia d’Oro».

E ora si corre per il record. Nei prossimi giorni, infatti, a Vars, in Francia, Valentina tenterà di superare allo Speed Master anche il record mondiale che già detiene: 247,083 km/h.